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DA BERLINO A CAPO NORD IN BICICLETTA: IL RACCONTO DI ILARIA FIORILLO.

DA BERLINO A CAPO NORD IN BICICLETTA: IL RACCONTO DI ILARIA FIORILLO.

Se mi avessero detto che il 7 agosto 2025, in piena estate, mi sarei trovata in un supermercato svedese a fare panini e bere caffè bollente, aspettando che i vestiti bagnati dalla pioggia si asciugassero, non ci avrei creduto.

Ma andiamo per ordine. Lo scorso dicembre, ho ricevuto un messaggio da un amico, una proposta tanto allettante quanto folle: partecipare alla North Cape 4000.

«Ti va di pedalare da Berlino a Capo Nord?»
Avrei dovuto rispondere con un sonoro “No, grazie!” e invece eccomi qui a scrivere questo racconto dopo aver attraversato il Nord Europa in bicicletta.

3000 km, 15 giorni di viaggio, 4 paesi attraversati, innumerevoli acquazzoni presi, incalcolabili cinnamon bun mangiati, più di 500 compagni di viaggio, decine di podcast ascoltati, infiniti arcobaleni fotografati.
Il mio viaggio verso Capo Nord è stato faticoso e indimenticabile, e mi ha permesso di conoscere una nuova parte di mondo e una nuova parte di me.

Mi sono ritrovata a combattere contro le intemperie, ad affrontare la stanchezza dopo più di 200 km in sella, con la paura di non farcela a raggiungere quel globo di ferro, simbolo del punto più a nord d’Europa. Eppure ce l’ho fatta: non ho mollato, dimostrando prima di tutto a me stessa una tenacia e una determinazione che non sapevo di avere.

Durante un viaggio così lungo, il tempo viene scandito da tanti piccoli rituali: l'apertura e la chiusura delle borse che sanciscono l'inizio e la fine di ogni giornata sui pedali; la spesa al supermercato che si trasforma in un esercizio creativo per riuscire a collocare un cinnamon bun di dimensioni notevoli sulla Top Tube; la sosta alla gas station per ricaricare le borracce e bere un caffè caldo, che diventa il momento conviviale in cui incontrare gli altri partecipanti, scambiare due parole e pianificare le soste successive.

La North Cape 4000 è un’avventura che ti cambia la vita. Da quando sono tornata, il mio approccio alle cose è diverso: niente mi sembra impossibile. Non ci sono obiettivi irraggiungibili, ma solo strade più faticose di altre. Non mi fa più paura stare sola: le lunghe giornate passate in sella, immerse nelle foreste svedesi, mi hanno insegnato a conoscermi meglio. Ho imparato a godere della mia stessa compagnia.

Ma quindi, cosa ho imparato da questo viaggio?

  • Che il Circolo Polare Artico è solo una linea immaginaria.
  • Che la regione situata al di là del circolo polare artico, il cui territorio è compreso tra Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia, non dovremmo chiamarla Lapponia, ma Sápmi.
  • Che ascoltare podcast di true crime mentre pedali da sola nelle foreste finlandesi non è sempre un’ottima idea 😣
  • Che agli svedesi piacciono i mercatini dell’usato, che chiamano Loppis.
  • Che la Casa di Babbo Natale a Rovaniemi è aperta anche d’estate – ma lui è in ferie.
  • Che le renne sono animali molto buffi, e altrettanto veloci.
  • Che in Svedese grazie si dice tack ✨

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